Imparare a suonare il clarinetto significa dedicarsi ad uno degli strumenti più popolari. La sua diffusione, grazie alla presenza delle bande, delle orchestre e per la sua versatilità, lo rende uno strumento protagonista in quasi tutti i generi musicali.
Nelle fasi iniziali, però, il clarinetto non è uno strumento facile da “dominare”. Le difficoltà spesso possono nascere dalle combinazioni errare tra Strumento, scelta del Bocchino e dell’Ancia.
In questo articolo avrai modo di esplorare il mondo del clarinetto attraverso una panoramica generale che ti consentirà di aumentare la consapevolezza rispetto allo strumento ed all’approccio iniziale. Di seguito i punti che analizzeremo in questo articolo:
- Clarinetto: quanto costa?
- Le Ance: il cuore del clarinetto
- Le Ance come sceglierle
- Il bocchino: come sceglierlo?
- I primi passi
- I metodi per imparare
Se vuoi conoscere qualche nozione in più sulla storia del clarinetto leggi il nostro articolo: Il clarinetto storia e origini, dall’Egitto ad oggi.
Imparare a suonare il clarinetto quanto costa?
Il clarinetto è uno strumento ad ancia semplice e l’ancia è il cuore stesso dello strumento. Senza questa è impossibile suonare. Come direbbe il buon Verdi l’ancia è Croce e delizia per ogni clarinettista professionista perché, trovarne una davvero performante è un lavoro lungo e talvolta anche noioso, ma quando si trova la combinazione giusta, il risultato è davvero eccezionale.
Per imparare a suonare il clarinetto la prima cosa da fare è Acquistare lo strumento.
Il clarinetto, comparato agli strumenti che compongono una orchestra, è relativamente economico. Un clarinetto professionale prodotto dalla ditta Buffet & Crampon (Leader nella costruzione di questi strumenti) costa circa 5000 euro. Di conseguenza gli strumenti da studio hanno un prezzo molto più abbordabile e, con un basso investimento, si può avere un ottimo strumento per iniziare.
I clarinetti più economici, chiamati anche da studio o “entry level”, sempre prodotti dalla Buffet & Crampon, costano circa 700 euro. Esistono anche soluzioni più economiche ma spesso, il risparmio, in questo caso, non è sempre la scelta giusta. Il motivo? Essendo strumenti poco performanti e costruiti con materiali di bassa qualità il rischio è di essere costretti a sostituire lo strumento in pochi mesi per difetti o addirittura per inefficienze.
Una soluzione un pizzico più economica degli strumenti della Buffet & Crampon si può trovare nella ditta Yamaha. I costi di un clarinetto Yamaha variano dai 400 ai 1500 euro a seconda del modello. Con questi è possibile affrontare i primi anni di studio con meno di 3500 euro (il costo di un pianoforte verticale entry-level).
In poche parole, il costo del clarinetto, a confronto con altri strumenti, è sicuramente più basso. Sicuramente è possibile acquistarlo o prenderlo in prestito, ma avere uno strumento proprio è sempre la scelta più giusta. I clarinetti necessitano sempre una messa a punto oltre che di una struttura del legno che sia integra e non troppo vecchia. Basta una piccola crepa nel corpo dello strumento a renderlo inutilizzabile.
(Clarinetto Buffet & Crampon)
Le ance – Il cuore del clarinetto
Come già anticipato le ance rappresentano l’anima del clarinetto. Ma quali sono le migliori? Sicuramente una buona percentuale di clarinettisti usa quelle a marchio Vandoren, che sono rigorosamente sigillate da cellophane protettivo una ad una.
Il costo di una scatola di ance varia molto a seconda sia del commerciante ma anche del modello scelto. Il costo varia da 22 fino a 40 euro. In un pacchetto sono presenti 10 ance e spesso, come ogni professionista può confermare, quelle performanti all’interno sono sempre 2 o 3. Alcuni riescono ad utilizzarne anche 5 o 6 ma tutto dipende da diverse variabili tra cui: livello del clarinettista, esigenze timbriche, tecniche, temperatura, stagionatura della canna e chi più ne ha più ne metta.
La domanda che spesso ci si pone è: Perché le ance non suonano tutte? Perché non sono di buona qualità? In realtà sono tutte di qualità ma all’interno di un pacchetto vengono proposte diverse varianti dello stesso modello, il motivo? Perché la scelta delle ance è soggettiva e nessuno suona allo stesso modo di qualcun altro. C’è chi le preferisce leggere, c’è chi le vuole più sostenute, per non parlare del fatto che ogni bocchino si adatta solo a particolari tipi di ance e non esistono bocchini perfettamente uguali anche se sono della stessa marca e dello stesso modello.
Bisogna sottolineare anche che ci sono ance che al momento dell’acquisto possono rendere poco perché, ad esempio, sono poco stagionate. Ecco perché il consiglio è sempre quello di comprare qualche pacchetto in più e metterlo da parte in modo da farle migliorare con il tempo.
(Ance per clarinetto)
Le ance – come sceglierle
Le ance si distinguono tra di loro, principalmente, per il numero che ne definisce la durezza. Questi vanno da 2 a 4 e nei casi più rari anche fino a 5. In mezzo sono intervallate di mezzi numeri. A prescindere dal modello scelto, le più usate, all’inizio, sono le numero 2 e mezzo e le 3. Con il tempo, e l’esperienza data dallo studio, ogni clarinettista potrà poi scegliere le ance più adatte al proprio strumento ed alle proprie esigenze.
È molto importante, all’inizio, affidarsi all’aiuto di un insegnante per la scelta dei materiali più adatti. Tuttavia, in poche settimane, si può già comprendere come scegliere le ance più adatte a se stessi. Se sei un autodidatta ti consiglio di iniziare con un’ancia a caso numero 2 o 2 e mezzo e cominciare a fare un po’ di pratica. Dopo qualche giorno prova un’altra ancia e cerca di coglierne più differenze possibili. Dopo avre provato, per un mesetto circa, qualche altra ancia, dovrai essere in grado di stabilire da solo le prime differenze e di scegliere le successive ance per lo studio con più facilità.
Le ance, essendo fatte di canna, purtroppo hanno una durata della vita molto breve. Spesso smettono di suonare dopo circa 15 ore di utilizzo. Inizialmente la durata può essere maggiore, ma quando lo studio diventa più intenso, purtroppo, bisogna cambiare ancia molto spesso.
Ricorda: suonare un’ancia con cui si fa molta fatica, specie all’inizio, può essere controproducente.
(Alcuni modelli di ance Vandoren comparati tra di loro)
Il bocchino – Come sceglierlo?
Il bocchino che viene venduto insieme allo strumento non è mai di buona qualità. Il motivo? Perché le aziende specializzate nella costruzione degli strumenti lo sono anche nella realizzazione di bocchini, che, avendo ognuno caratteristiche diverse, devono essere scelti con cura a seconda delle esigenze fisiche e musicali dello studente.
Per questo motivo, alcuni insegnanti, consigliano inizialmente di mettere da parte il becco (altro nome con cui è possibile chiamare il bocchino) prendendone uno di buona qualità. Questo è un consiglio molto importante perché, un buon becco, anche su uno strumento economico, spesso può fare la differenza tra: il riuscire a suonare bene e con facilità oppure no.
Così come per la realizzazione delle ance, anche per i bocchini la Vandoren è la casa di produzione leader. I modelli più diffusi tra i clarinettisti sono tanti, si passa dall’M30 al B45, ma ne esistono molti altri. Come sceglierlo? Sicuramente l’aiuto di un insegnante è fondamentale, ma anche un po’ di esperienza per far sì che la scelta sia guidata sia dal gusto musicale ricercato, che dalle esigenze fisiche del musicista. I costi? Un ottimo bocchino può costare anche 120 euro, ma la sua funzione, essendo di fondamentale importanza, ne giustifica il costo.
(Alcuni modelli di bocchini Vandoren)
Come imparare a suonare il clarinetto? I primi passi
Sì è possibile fare un lavoro da autodidatta ma, per i primi approcci, è fondamentale l’aiuto di un insegnante. Non solo questi potrà trasmetterti tutte le sue conoscenze ma soprattutto potrà condividere insieme a te tutta la sua passione musicale. Studiare con un insegnante professionista è davvero la scelta giusta quando ci si approccia ad uno strumento musicale, qualunque esso sia.
Il metodo proposto dalla Ricordi Music School permette inoltre, non solo di essere affiancati da un ottimo insegnante, ma anche di suonare, sin da subito insieme ad altri musicisti dello stesso livello. Le lezioni di musica di insieme, affiancate a quelle individuali, sono un’esperienza unica che tutti dovrebbero fare, anche gli studenti più impegnati. Qualcuno potrebbe non pensarla allo stesso modo, ma il suonare insieme agli altri, è uno dei momenti più importanti per la crescita musicale. Se fatto sin dall’inizio permette di sviluppare una serie di competenze che formano il futuro musicista a 360 gradi.
I metodi per imparare a suonare il clarinetto
Esistono diversi metodi per la didattica del clarinetto e tra questi si distinguono quelli Jazz da quelli Classici. I più utilizzati e conosciuti sono il Giampieri, Klosé, Lefevre ed il Magnani. Questi consentono un avvicinamento progressivo alle varie difficoltà che si possono incontrare nel suonare uno strumento.
Questi libri permettono anche di imparare a leggere le note con facilità. Essi infatti seguono una progressione ben definita degli esercizi, che vengono proposti con facilità diverse e, via via, con diteggiature nuove.
Infine, per concludere il nostro viaggio alla scoperta del clarinetto bisogna rispondere ad una tra le domande più ricorrenti: quanto tempo ci vuole per imparare a suonarlo?
Quando si inizia basta anche una mezz’ora al giorno. Progressivamente, se si vuole migliorare sempre di più, lo studio dovrà evolversi ad un paio di ore giornaliere, necessarie per una ottima evoluzione tecnica e musicale del futuro musicista.