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Musica per neonati: crescere attraverso i suoni

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Musica per neonati: crescere attraverso i suoni. Il metodo firmato Ricordi Music School permette ai più piccoli di imparare a comunicare, ancor prima della parola, attraverso la musica.

Musica per neonati: fondamentale per lo sviluppo

Lo studioso Howard Gardnerparlando di “Intelligenze multiple”, identifica necessaria l’intelligenza musicale per lo sviluppo e per innalzare il QI. Il progetto Ricordi Music School, insieme a Bambini Bicocca srl in convenzione, per la collaborazione scientifica, con Università degli Studi di Milano-Bicocca – Dipartimento Scienze della Formazione, vuole confermare che: se un bambino nella prima infanzia farà esperienze positive in ambito musicale, avrà a disposizione nella sua vita una risorsa importante per il suo sviluppo psico-fisico e non solo.

La musica, se ascoltata ed insegnata con metodo, aiuta e migliora fortemente le capacità cognitive ed espressive. Il suono predispone all’apprendimento di ogni tipo di linguaggio e alla naturale attitudine al plurilinguismo.

Vi state chiedendo come è possibile? Ebbene, sì. Comunicare con i suoni, ancora prima che con le parole è possibile. Lo scambio di relazioni musicali ed affettive, infatti, aiuterà il bambino sì a sviluppare il linguaggio, ma anche a cantare.

Musica per neonati: il corso alla Ricordi Music School

Questo corso è pensato nelle nostre scuole per un adulto con un bambino, per non perdere lo straordinario momento in cui è possibile comunicare con i suoni quando le parole ancora non ci sono! Le esperienze musicali che si faranno a lezione diventeranno ben presto uno strumento di dialogo tra adulto e bambino più facile ed istintivo del linguaggio verbale, nonché una ulteriore occasione di gioco e divertimento per entrambi.

Il metodo Ricordi Music School si fonda sullo studio di sperimentati modelli di educazione musicale come Dalcroze, Orff- Schulewerk, Kodaly. Ma anche sulle importanti scoperte scientifiche della Music Learning Theory di Gordon. In ambito più specifico però si vuole sviluppare la connessione e la straordinaria analogia tra l’apprendimento della musica e del linguaggio (Alfred Tomatis, Nina Kraus).

Ogni lingua possiede suoni e ritmi diversi con diverse frequenze e la musica, in precocissima età, allena l’orecchio a tutti i differenti fonemi.

Musica per neonati: cosa succede a lezione?

Sono cinque le attività che si alternano ed ampliano durante il corso: giochi e rituali dei saluti, ascolto e movimento con oggetti sonori e strumenti musicali, canto per ogni momento della giornata, rappresentazione dei suoni con i colori, narrazione di favole.

Noi Allestiamo spazi, prepariamo contesti scegliamo materiali per creare il giusto ambiente. Poi entrano in scena i musicisti specializzati che potranno condividere con voi meravigliosi momenti. Le nostre scuole da oltre 15 anni hanno elaborato un metodo che non è mai statico e si alimenta lezione dopo lezione attraverso l’osservazione dei bambini. 

I corsi: 0/9, 10/24, 25/36: insieme step by step

Nei primi 9 mesi di età il bambino riesce a distinguere timbri sonori diversi – come quando per esempio gli vengono cantate le canzoni per fare la nanna, la pappa o quelle quando esce alla scoperta del mondo – e li associa al ritmo delle sue giornate. Con il passare del tempo sviluppa sempre di più’ una vera e propria capacità cognitiva musicale. Essa serve come stimolo alla sua volontà di comunicare.

Dopo i 9 mesi, infatti, il bambino è in grado di ascoltare la musica muovendosi a ritmo con corpo. Di fronte a vocalizzi ed a brevi canzoni comincia a dare le sue prime risposte sonore fino a sviluppare una reazione evidente e imitativa che diventa essa stessa dialogo con la musica prima della parola. Riconosce i suoni disegnati dagli insegnanti e sceglie quelli corrispondenti ai giusti colori musicali. Sviluppa il pensiero verbale e musicale cominciando a seguire piccole fiabe raccontate durante l’ascolto della musica.

Dai 2 anni il suo ascolto è sempre più concentrato e attento. Il bambino si afferma come individuo rispondendo alla musica combinando suoni, movimenti e parole. Distingue il ritmo, l’armonia e la melodia. Riesce a mettere in funzione in modo naturale la sua immaginazione attraverso giochi con vari strumenti, le storie, ed i suoni che di volta in volta nascono spontaneamente a lezione e che vengono disegnati dall’insegnante costituiscono una prima forma di lettura. 

L’adulto e’ presente al corso e diventa l’attore di tutte le attività che si alternano con chiarezza attraverso giochi divertenti e ben studiati dal corpo docenti. L’insegnante guida il proprio gruppo che impara, attraverso il suo esempio, ad ascoltare la musica, a cantare brevi melodie, a muoversi con il ritmo, a giocare con oggetti e strumenti musicali

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